Leggere, scrivere, capacità di espressione orale e illetteratismo

La comunicazione è onnipresente e la capacità di comprendere e trasmettere informazioni, nonché di leggere e scrivere, è essenziale. La mancanza di competenze in lettura e scrittura e l’incapacità di esprimersi oralmente nella lingua ufficiale locale rendono difficili le attività quotidiane e l’integrazione sociale. Un adulto su dieci della popolazione che risiede stabilmente in Svizzera non parla una lingua ufficiale come lingua principale. 

Inoltre, in tutta la Svizzera, una persona su sei tra i 16 e i 65 anni non dispone delle competenze di lettura e scrittura necessarie per affrontare in autonomia la propria quotidianità a livello privato e professionale (vedi sondaggio dell’Ufficio federale di statistica UST 2006).

La maggior parte della popolazione in Svizzera ignora l’esistenza nel proprio paese di persone che, pur avendo frequentato le scuole del luogo, faticano a leggere e a scrivere. Per questa problematica è in uso il termine specialistico «illetteratismo». Tale espressione descrive da un lato un fenomeno sociale complesso, dall’altro la situazione delle singole persone che ne sono toccate. Le misure volte a contrastare l’illetteratismo possono essere efficaci solo considerando la complessità del fenomeno nella sua integralità.

La definizione leggere, scrivere, la capacità di espressione orale

Esistono diverse categorie di persone con scarse competenze linguistiche di base. Si differenziano in particolare per origine, accesso alle opportunità formative e bisogni specifici di sostegno.

Va notato che la delimitazione dei gruppi destinatari non può essere sempre definita con chiarezza : le persone in difficoltà con la lettura e/o la scrittura parlano la lingua ufficiale locale come prima o seconda lingua oppure hanno una conoscenza insufficiente della lingua nazionale del posto.

Leggere & scrivere

La comunicazione scritta, ampiamente presente in tutti gli aspetti della nostra quotidianità, è di primaria importanza per Leggere e Scrivere; essa è onnipresente. La capacità di comprensione e scrittura di testi è fondamentale. Carenze in lettura e scrittura ostacolano le attività della vita quotidiana e l’integrazione sociale poiché le competenze alfabetiche sono dei mezzi di comunicazione indispensabili. Pertanto la competenza in lettura e scrittura è definita come segue:

Capacità di comprendere e utilizzare testi scritti e riflettere su di essi al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e le proprie potenzialità e di essere parte attiva della società. 

vedi definizione OCSE 2005

Inoltre, per la valutazione/classificazione delle competenze di lettura e scrittura è rilevante il termine specifico correlato «literacy»:

Con il termine literacy si intende la capacità di utilizzare la lingua scritta per capire e scrivere testi di senso compiuto.

traduzione ai sensi del commento di Grotlüschen e Riekmann 2012 in merito ai risultati principali dello Studio leo2010

La struttura dei corsi di lingua di base varia a seconda del gruppo destinatario, in particolare a seconda delle capacità di comunicazione orale, del livello di formazione e di alfabetizzazione delle corsiste e dei corsisti. Chi è già in grado di parlare bene la lingua di arrivo affronta gli argomenti grammaticali in modo diverso da chi deve ancora impararla. Anche le corsiste e i corsisti già alfabetizzati hanno un approccio diverso alla lettura e alla scrittura rispetto a quelli che non sono ancora alfabetizzati. Pure nel caso di persone che dispongono di un alfabeto non latino, i prerequisiti sono diversi: sono alfabetizzati, ma devono imparare il sistema di scrittura latino.

La capacità di espressione orale (parlare)

La capacità di esprimersi oralmente è essenziale sia per l’integrazione culturale, sociale, politica ed economica sia per potersi ambientare in un mondo sempre più complesso. Secondo la legge sulla formazione continua, in Svizzera si intende con ciò la capacità di comunicare nella lingua ufficiale locale. Quindi, coloro che necessitano di un sostegno per migliorare la capacità di espressione orale in Svizzera sono persone che non padroneggiano la lingua ufficiale locale perché immigrate in Svizzera.

Nel nostro Paese, i programmi di formazione continua che riguardano la capacità di espressione orale sono coperti da corsi di lingua e di integrazione. A seconda del livello di istruzione dei partecipanti e delle loro esigenze individuali, i corsi di lingua includono spesso anche temi con esercizi di lettura e scrittura, compiti di matematica e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Il programma federale per la promozione delle competenze linguistiche (fide) e la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) forniscono informazioni sulla promozione linguistica per gli allofoni in Svizzera, il che ci porta a considerare più da vicino le difficoltà di lettura e scrittura e il relativo termine tecnico di analfabetismo.

La definizione del termine Illetteratismo

Con il termine «illetteratismo» si descrive lo stato comune a molte persone che, pur essendo state scolarizzate in una società con l’obbligo di scolarizzazione a lungo termine, non dispongono delle competenze nella lettura e nella scrittura generalmente richieste e date per scontate. In questo modo la loro partecipazione alla vita sociale, culturale, politica ed economica risulta fortemente limitata. La differenza tra illetteratismo e analfabetismo può essere definita come segue:

Il termine Analfabetismo designa la situazione delle persone che non hanno mai imparato a leggere, né a riconoscere le lettere dell’alfabeto. Il termine illetteratismo invece si riferisce al fatto che, nelle società con l’obbligo scolastico pluriennale, molte persone non dispongono delle competenze nella lettura e nella scrittura che avrebbe dovuto trasmettere loro la scuola.

vedi definizione contenuta nel Dizionario della politica sociale svizzera, Carigiet 2003

Generalmente si può constatare che le persone con problemi di illetteratismo non raggiungono il livello di capacità necessario per poter affrontare autonomamente le sfide della vita quotidiana in ambito privato e professionale. A tale proposito va considerato che le aspettative e i requisiti possono differenziarsi notevolmente fra una persona e l‘altra. Essi dipendono dalla professione, dal grado d’istruzione, dallo status sociale e da altri fattori. Per di più, gli interessati stessi percepiscono le proprie difficoltà di lettura e scrittura in modo differente. Il grado di sofferenza personale varia a dipendenza di ogni singola situazione di vita. Il fatto di sentirsi illetterato dipende  da un lato in quale misura  una persona può soddisfare le aspettative sociali e professionali, dall’altro, dalla capacità di riconoscere i propri limiti d’azione e percerpirli come tali.

Nel contempo il termine «illetteratismo»  descrive un fenomeno complesso, caratterizzato principalmente da sviluppi e norme sociali. Solo poche persone, persino anche persone direttamente interessate, sono coscienti del fatto che qualcuno, pur avendo frequentato le scuole in Svizzera, possa incontrare difficoltà nella lettura e nella scrittura. Pertanto, il fenomeno è largamente ignorato e rappresenta un tabù. Va sottolineato che le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno dato una spinta non indifferente alle esigenze nel campo delle competenze alfabetiche in quasi tutti gli ambiti della vita. Diventa perciò sempre più difficile rispondere ai requisiti di tutte le situazioni quotidiane; motivo per cui la partecipazione attiva a livello professionale, quotidiano e sociale risulta difficoltosa se non addirittura impossibile per i diretti interessati. Il pericolo di rimanere escluso da ambiti importanti della vita è aumentato notevolmente negli ultimi decenni.

Di conseguenza la parola «illetteratismo»  ha due accezioni al giorno d’oggi: una designa una sfida per la società, l‘altra descrive la situazione personale dell’individuo toccato dal fenomeno. Cause e conseguenze possono essere ravvisate in entrambi i settori. Perciò l’illetteratismo va analizzato e affrontato da angolazioni diverse.

Illetteratismo vs. Dislessia e disortografia

Equiparare l’illetteratismo, anche solo in riferimento a certi suoi aspetti, al disturbo della lettura (dislessia) e dell’ortografia (disortografia),  è di regola sbagliato. Nella sostanza, questi ultimi due termini mettono in primo piano un disturbo specifico di apprendimento (DSA) i cui sintomi direttamente osservabili sono centrali. Si suppone che alla radice del problema ci sia un disturbo neurologico, dovuto a una predisposizione genetica. Le persone soggette a dislessia e disortografia sono quindi toccate dall’illetteratismo, quando il disturbo non consente loro di imparare a leggere e scrivere nella misura ritenuta necessaria per la vita di tutti i giorni. Contrariamente a quanto succede nell‘ambito dell’illetteratismo, si tiene in questi casi poco conto delle esigenze richieste dalla società relative alla vita quotidiana. Di conseguenza, i problemi derivanti dalla mancata padronanza della lettura e della scrittura non hanno un’importanza primaria. Va sottolineato assolutamente che l’illetteratismo non contempla in alcun modo delle patologie. Malgrado ciò si può generalmente costatare che esiste una grande imprecisione nel delimitare, rispettivamente nell’uso dei termini «illetteratismo» e «dislessia/disortografia». 

Illetteratismo vs. analfabetismo

Le persone in situazione di illetteratismo  (noto anche come analfabetismo secondario o funzionale) conoscono l’alfabeto e le sue lettere e sono in grado di scrivere e leggere parole e frasi semplici. Tuttavia, i testi più complessi sono spesso un ostacolo per le persone con un basso livello di alfabetizzazione e rendono difficile la gestione della quotidianità professionale e privata.

Questa definizione distingue l’illetteratismo dall’analfabetismo primario (colloquialmente anche solo analfabetismo): le persone in situazione di analfabetismo primario non sanno né leggere né scrivere. Le abilità fondamentali come ad esempio riconoscere e saper scrivere le lettere dell’alfabeto o la postura corretta quando si scrive devono ancora essere apprese.

La mancata capacità di espressione orale, vale a dire la capacità di parlare una lingua ufficiale locale, non è da equiparare all’illetteratismo. Quest’ultimo termine, infatti, riguarda specificamente la condizione di persone con competenze alfabetiche insufficienti.

A titolo di esempio, gli adulti non vengono considerati in condizione di illetteratismo nel caso in cui:

  • hanno dovuto imparare a leggere e scrivere praticamente da zero (trattandosi del cosiddetto “analfabetismo primario”)
  • sono persone immigrate che hanno difficoltà con la lingua locale (lingua seconda da imparare)
  • sono stati alfabetizzati in un’altra lingua (apprendimento del sistema di scrittura in una lingua seconda) 
  • non hanno potuto acquisire competenze alfabetiche in seguito a problemi di salute.

Sinonimi: Illetteratismo, analfabetismo funzionale o scarsa alfabetizzazione 

In Svizzera si usa il termine «illetteratismo» per evitare la confusione con altre forme di analfabetismo e per disporre di un termine uniforme in tutte le regioni linguistiche. In Germania, normalmente la parola «illetteratismo» viene sostituita da «analfabetismo funzionale» o «scarsa alfabetizzazione».

L’analfabetismo funzionale è dato, quando le competenze in lettura e scrittura degli adulti sono di livello inferiore a quelle minime richieste e comunemente pretese per soddisfare i rispettivi requisiti sociali. Tali competenze sono considerate necessarie per poter accedere all‘inclusione sociale e alla realizzazione personale.

vedi definizione di Egloff et al. 2011 nel quadro del Programma di promozione statale della Germania «Forschung und Entwicklung zur Alphabetisierung und Grundbildung Erwachsener»

Il fatto che le persone siano considerate in situazione di illetteratismo dipende da due fattori, ossia: le loro competenze di lettura e scrittura e il livello di alfabetizzazione che la collettività si aspetta da loro. Si parla di illetteratismo quando il livello di competenza individuale è inferiore a quello socialmente richiesto e dato per scontato. Nei paesi industrializzati, le esigenze di padronanza della lingua scritta sono elevate. Pertanto, anche chi dispone solo di limitate capacità di lettura e scrittura è considerato una persona in condizione di illetteratismo. Si pensi, ad esempio, a chi non è in grado di filtrare una o più informazioni presenti in modo esplicito all’interno di un testo semplice.

Le cause dell’illetteratismo

Leggere e scrivere sono delle abilità complesse

Saper leggere e scrivere fanno parte delle abilità estremamente complesse. Il processo di apprendimento si protrae per anni e di principio non si conclude mai, poiché le competenze alfabetiche possono raggiungere livelli differenti. La padronanza di lettura e scrittura presuppone molto esercizio, tanta motivazione e perseveranza. Non tutti hanno o avevano la possibilità di acquisire tali abilità nella loro prima infanzia e/o nella loro gioventù. Spesso il lungo processo di apprendimento si incrina da subito a causa di uno o più fattori, ovvero:

  • la biografia; esperienze di vita sfavorevoli, retroscena familiare negativo, povertà ecc.
  • la personalità; difficoltà di concentrarsi, sviluppo deficitario, mancanza di opportunità comunicative ecc.
  • la salute; assenze durante il periodo scolastico dovute a malattie di lunga durata ecc.

L‘entusiasmo e la fiducia in sé stessi acquisiti grazie a esperienze gratificanti, al sostegno da parte di genitori e docenti, allo stimolo della lettura in ambito familiare e nella cerchia dei conoscenti sono, fra altri, dei presupposti importanti che non sono sempre soddisfatti o solo in misura insufficiente. Oltre tutto, se non utilizzate e sviluppate di continuo, le abilità di lettura e scrittura sono a rischio.

Questi fattori dimostrano quanto siano diversificate le cause all‘origine dell’illetteratismo, con combinazioni spesso molto specifiche a seconda delle singole persone interessate. Per questo motivo le spiegazioni di tipo monocausale sono assolutamente da evitare.

Il tabù all’origine di strategie alternative

In molti casi una combinazione infelice dei fattori sopraccitati fa nascere sensazioni negative o reticenze in relazione alla lettura e alla scrittura, col rischio di provocare una pericolosa reazione a catena: le persone con lacune alfabetiche non sono in grado di soddisfare quanto si aspettano da loro la società, gli insegnanti, i datori di lavoro e/o la famiglia. Il risultato sono stress e sentimenti di vergogna. Le sfide quotidiane rappresentano un carico troppo elevato per queste persone. Il continuo confronto con l’insicurezza e l‘insuccesso ha un effetto demotivante e diminuisce la loro fiducia nella propria capacità di apprendimento. Il tabù e lo stigma sociale impediscono un dibattito aperto sulla tematica, oltre che impedire un approccio proattivo e propositivo al problema. Con queste premesse, i diretti interessati reagiscono in modo tipico, sviluppando delle strategie alternative e dissimulando i problemi, evitando situazioni di disagio e delegando i rispettivi compiti. Al posto di impegnarsi per migliorare le proprie competenze di lettura e scrittura, cercano di sottrarsi alle sfide; invece di fare progressi, aumentano le proprie carenze. La possibilità di affrontare tempestivamente tale situazione dipende quasi sempre dal contesto economico e socioculturale in cui vive la famiglia, dalle capacità degli insegnanti e dai punti di forza (resistenza allo stress, fiducia in sé ecc.) della persona stessa.

Le difficoltà di lettura e scrittura sono generalmente troppo poco tematizzate. Sovente le persone in situazione di illetteratismo hanno l’impressione di essere gli unici a soffrirne. Esse non sono informate sul fatto che anche in età adulta è possibile acquisire delle competenze alfabetiche e spesso non conoscono la relativa offerta di corsi. Di regola anche i loro parenti e conoscenti non sono sufficientemente informati e pertanto non possono attivarsi per sostenerli. Questo fatto evidenzia l’importanza della continua sensibilizzazione al fine di informare parenti, conoscenti e le persone stesse su possibili vie d‘uscita e sull’offerta di corsi.

Sfide maggiori comportano esigenze maggiori

Accanto a premesse o contesti di vita sfavorevoli, le cause di illetteratismo possono essere individuate anche a livello sociale. In questo senso, solo alcuni anni or sono era possibile trovare un posto di lavoro senza disporre di grandi competenze. Con l’avvento delle nuove tecnologie dell‘informazione e della comunicazione i requisiti nell’ambito della lettura e scrittura sono enormemente cresciuti. Al giorno d’oggi, ci si attende  che i lavoratori siano in grado di:

  • scrivere a mano o scrivere digitando su tastiera
  • compilare dei moduli
  • redigere dei rapporti
  • utilizzare distributori e appararecchiature automatici
  • padroneggiare altre lingue
  • continuare la propria formazione

Anche se attualmente le competenze di lettura e scrittura sono tendenzialmente in crescita tra la popolazione rispetto a qualche decennio fa, non significa che, nel contesto di una società in rapita evoluzione tecnologica, le persone siano automaticamente meglio attrezzate. Conservare il proprio posto di lavoro è diventato più difficile, poiché la continua evoluzione dei profili professionali presuppone la volontà di adattamento e competenze alfabetiche di alto livello. Soprattutto persone con difficoltà nella lettura e nella scrittura faticano a rimanere al passo coi tempi, anzi, esse rischiano di «perdere il treno». L’illetteratismo rappresenta perciò anche un fenomeno sociale che va a pari passi con il progresso tecnologico (automatizzazione, tecnologizzazione, e-government ecc.) e con pretese generalmente in costante crescita. Pertanto, il saper scrivere sta diventando sempre più importante.

Conseguenze dell’illetteratismo

Conseguenze per persone in situazione di illetteratismo

Oggigiorno, in Svizzera risulta molto difficile partecipare alla vita sociale, culturale, politica ed economica senza le necessarie competenze alfabetiche funzionali. Coloro che non dispongono di tali competenze devono quotidianamente affrontare le proprie incombenze incontrando delle difficoltà importanti. Questo equivale per tanti a uno sforzo sproporzionato. Situazioni che presuppongono le capacità di lettura e scrittura vengono perciò evitate e le carenze il più possibile dissimulate. Testi estesi o impegnativi finiscono spesso per essere lasciati da parte o la complessità dei testi provoca frustrazione per cui la lettura viene abbandonata dopo poco tempo. Nonostante tutte le difficoltà incontrate, non è raro che le persone con carenze nelle competenze alfabetiche riescano a gestire la loro vita quotidiana in modo abbastanza soddisfacente. Ma nello stesso tempo, esse devono anche confrontarsi con gli effetti negativi delle proprie sensazioni di vergogna e bassa autostima che possono essere all’origine di problemi di salute e sociali.

Chi è interessato da questo fenomeno sviluppa frequentemente delle strategie di prevenzione e dissimulazione, oltre a una, almeno in parte, ammirevole capacità di adattarsi, nel senso di aver imparato a nascondere i propri problemi. Di conseguenza, per coloro che appartengono alla cerchia di familiari e conoscenti delle persone con insufficienti competenze alfabetiche diventa difficile interpretare correttamente le loro azioni, affermazioni e reazioni. Ne conseguono spesso e volentieri dei malintesi:

  • dirigenti che considerano i propri collaboratori delle persone pigre o stupide poiché non sono, o solo limitatamente, in grado di svolgere i compiti loro assegnati
  • figli che considerano i propri genitori disinteressati nei loro confronti
  • consulenti (per es. attivi nei servizi di collocamento, nei servizi sociali o in altre istituzioni) che ritengono i propri clienti aggressivi e non cooperativi

La situazione degli interessati si aggrava soprattutto nel momento in cui subentra un importante cambiamento nella loro vita e quando le strategie sin qui sviluppate non funzionano più: per es. quando si perde il proprio lavoro, quando un figlio o una figlia inizia a frequentare la scuola, oppure quando ci si separa dalla propria o dal proprio partner di vita. Sono queste situazioni chiave che fanno affiorare maggiormente la sofferenza; sono momenti in cui cresce il desiderio di cambiare e migliorare la propria situazione.

Le conseguenze sociali

Carenze individuali in lettura e scrittura non hanno conseguenze solamente per le persone che ne sono coinvolte, ma anche per chi le frequenta e in fin dei conti per la società intera. Per i conoscenti e parenti ciò equivale a maggiore stress che ha un impatto negativo sia sulla propria salute che sulla vita privata e professionale. Poiché gli adulti in situazione di illetteratismo tendono a evitare o delegare compiti complessi, si rivolgono a  persone di fiducia (figli, genitori o amici) affinchè li svolgano al posto loro. In questi casi l’assegnazione di responsabilità spesso non è stabilita in modo chiaro. Inoltre, la mancanza di una definizione logica dei ruoli rende difficile per parenti e conoscenti sostenere chi è toccato da problemi di illetteratismo. Le incertezze che ne derivano non sono solo fonte di stress per le persone interessate, ma anche per coloro che le circondano.

Inoltre, le conseguenze hanno un effetto ad ampio raggio sulle aziende e sull’economia, come dimostrano i seguenti esempi:

  • impiegabilità limitata del personale
  • assenze del personale per malattie causate da stress
  • mancanza di personale qualificato
  • perdite di produzione e maggiori rischi di produzione in seguito all’incomprensione di istruzioni di lavoro e/o a processi di produzione poco efficienti
  • condizioni di vita precarie 

Una ricerca sui costi economici dell’illetteratismo in Svizzera, condotta dal «Büro für arbeits- und sozialpolitische Studien (BASS)», classifica come molto elevato il rischio di disoccupazione per chi si trova in difficoltà con la lettura e scrittura. Secondo la ricerca, le perdite di guadagno, le mancate entrate fiscali e le spese delle istituzioni sociali (assicurazione contro la disoccupazione, aiuto sociale, assicurazione invalidità) indotte dall’illetteratismo in Svizzera, provocano costi che si aggirano intorno a un miliardo di franchi annui:

È la società tutta a finanziare con quasi un miliardo di franchi il fatto che non si riesce a rimediare alle difficoltà di lettura da parte del 16.4 percento della popolazione attiva.

vedi BASS 2007

Oltre alla costatazione delle conseguenze economiche, è necessario sollevare delle questioni di fondo su conseguenze in ambito sociale, non quantificabili e dovute a situazioni di esclusione parziale o totale di persone scarsamente alfabetizzate. La seguente serie di domande illustra la complessità del tema:

  • Quale incidenza ha l’illetteratismo sulla coesione e convivenza sociale?
  • Quali sono le conseguenze dell’illetteratismo nell’ambito della partecipazione alla vita politica?
  • In presenza di illetteratismo, il concetto di pari opportunità è garantito?
  • Quale incidenza ha l‘illetteratismo sulla nostra cultura ?
  • Quali sono le conseguenze della difficoltà di lettura e scrittura per la convivenza sociale?

Molti interrogativi sono ancora poco esplorati dal punto di vista scientifico e meritano una maggiore considerazione da parte dell’opinione pubblica. La sensibilizzazione delle persone in situazione di illetteratismo, delle mediatrici e dei mediatori e del grande pubblico favorisce la discussione su questi e altri quesiti simili da prospettive diverse. L’obiettivo ultimo è quello di trovare delle soluzioni confacenti alle persone interessate, e volte ad alleviare la situazione e migliorare l’integrazione sociale di tutti i gruppi della popolazione in Svizzera.

Il quadro di riferimento in ambito linguistico

In Svizzera, nell’anno 2023 la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) ha elaborato un quadro di riferimento per le competenze linguistiche di base. Secondo tale quadro, in questo ambito rientrano la capacità di comprendere, utilizzare e trasmettere informazioni provenienti da vari contesti in forma scritta e orale a diversi livelli di difficoltà. Nello specifico, si tratta delle tre competenze di lettura, scrittura ed espressione orale nella lingua nazionale. Il quadro di riferimento definisce, tramite una serie di esempi, le competenze operative di base di cui un adulto ha bisogno.

I tre ambiti di competenze linguistiche possono svilupparsi a ritmi diversi. Spesso le capacità di espressione orale sono più sviluppate di quelle di lettura e/o scrittura. Questo vale sia per chi ha la lingua locale come prima lingua sia per chi deve impararla.

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In tutte e tre le regioni linguistiche esistono delle offerte locale di corsi nell’ambito delle competenze di base.

I corsi sono destinati ad adulti che non hanno sufficienti competenze di base per soddisfare le esigenze della vita quotidiana e professionale.

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